"Chi dice chi tace" di Chiara Valerio e "Il dolore non esiste" di Ilaria Bernardini

Il cacciatore di libri - Un pódcast de Radio 24 - Sabados

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Una storia di fascinazione e, forse, d'amore viene raccontata in "Chi dice chi tace" di Chiara Valerio (Sellerio). Siamo Scauri (provincia di Latina) all'inizio degli anni '90. La vita del paese viene turbata dalla morte di Vittoria, una sessantenne che si era trasferita là vent'anni prima insieme a una donna più giovane. Alcuni avevano pensato fossero madre e figlia, in realtà le due donne erano compagne. Eppure, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questo non era stato oggetto di pettegolezzo o, peggio, di discriminazione. Tutti erano rimasti affascinati da Vittoria, questa donna di poche parole che arrivava da Roma, "distante ma curiosa" viene definita nel romanzo "accogliente ma riservata". A essere turbata per la morte di Vittoria è soprattutto Lea, la voce narrante, che vuole vederci chiaro sulle cause del decesso (Vittoria è annegata nella vasca da bagno). Inizia così un'indagine nel passato di Vittoria rendendosi conto che non la conosceva affatto, ma porta avanti soprattutto un'indagine su sé stessa e sul desiderio.  Nella seconda parte parliamo di "Il dolore non esiste", titolo del nuovo romanzo di Ilaria Bernardini (Mondadori), ma anche una delle frasi che suo padre ripeteva spesso insieme all'espressione "i figli non si scelgono, amarsi solo perché siamo imparentati non ha senso". Il padre di Ilaria, Achille, è un uomo difficile da inquadrare. È un anaffettivo che per anni si rifiuta di parlare con la figlia e non le risponde neanche ai messaggi. E così la figlia Ilaria, pur sapendo sapendo di fargli cosa poco gradita, decide di scrivere di lui quasi per conoscerlo, forse nel tentativo disperato di poter avere un dialogo virtuale con lui. Un romanzo in cui l'autrice si pone domande sul suo rapporto con il padre, ma anche sul suo ruolo di madre. 

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