Maledetta privacy
Smart City XL - Un pódcast de Radio 24
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Immaginiamo di dover fare attraversare un fiume a un migliaio di persone. È una grande responsabilità, e per farlo chiediamo aiuto. La risposta che otteniamo dipende dal nostro interlocutore: un ingegnere, per esempio, cercherebbe di capire se sia meglio costruire un ponte oppure una zattera. Un avvocato suggerirebbe forse di far firmare a tutti una liberatoria. Capita, infatti, che la burocrazia finisca per elaborare delle procedure il cui principale effetto è mettere al riparo la stessa burocrazia da possibili magagne legali, anziché risolvere il problema di dover fare attraversare il fiume a queste persone. E il sospetto è che a volte anche la regolamentazione sulla privacy non sia priva di questo lato oscuro. Il caso più emblematico di difficoltà nell’utilizzo dei dati per il bene comune è forse quello della ricerca scientifica in ambito medico, su cui ci concentriamo in questo episodio. Ne parliamo con l’aiuto di Paolo Traverso, direttore della Pianificazione Strategica di Fondazione Bruno Kessler, di cui è anche direttore del Centro per le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione, e con Paolo Guarda, professore di Diritto Privato Comparato alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Trento.